Reflusso gastro esofageo: conoscerlo ed evitarlo.
Il reflusso gastro esofageo è una situazione piuttosto comune.
In termini poco medici, ma estremamente pratici, esso avviene quando i materiali acidi tendono a risalire verso l’esofago provocando bruciore a livello dello sterno, rigurgito acido, dolore toracico, tosse cronica, asma non allergica, raceudine e mal di gola: questi sono i principali sintomi che si vengono a creare e spesso compaiono di notte disturbando il sonno.
Ma queste problematiche coinvolgono anche tutte le strutture attorno allo stomaco come il diaframma, il fegato, la cassa toracica o portano ad assumere atteggiamenti posturali errati che a loro volta si riflettono su varie parti del corpo ( rettilineizzazione tratto cervicale, atteggiamenti scoliotici e non solo).
Il reflusso gastro esofageo è una malattia non grave se si cura in tempo anche può essere causa di disturbi cronici ricorrenti che interferiscono con la normale qualità della vita.
Il reflusso gastro esofageo: da dove si origina?
Ansia e stress, anche se difficilmente sono i veri responsabili della malattia da reflusso, possono sicuramente acuirne la sintomatologia.
Infatti la metamedicina dice che quando si hanno problematiche in questo tratto è perché ci sono situazioni che non si riescono a risolvere ( e quindi provocano ansia e stress) oppure perchè si vengono a creare situazioni che non si vogliono accettare o in cui ci si sente presi per la gola.
In questo caso sarebbe più utile affidarsi a delle figure professionali adeguate a risolvere queste tipologie di problematiche o nel caso ci si affidi ad un osteopata potrebbe essere utile informarlo di questi aspetti che influenzano in maniera significativa la propria vita.
Con un adeguato intervento, lo scopo del trattamento osteopatico consiste nel rinforzare e rilassare la giunzione gastro-esofagea, attraverso l’induzione concentrata in questa zona e di aprire qualsiasi fissazione fibromuscolare della giunzione e delle strutture circostanti.
Per ottenere una maggiore efficacia vanno eseguite le seguenti manovre:
- ascoltare l’addome
- valutare il rachide
- valutare la mobilità costale
- valutare lo stretto toracico superiore, il diaframma e il pavimento pelvico
- liberare le zone di inserzioni del fegato
- liberare il piloro e lo stomaco
- liberare la giunzione gastro-esofagea
- manipolare le fissazioni scheletriche importanti che persistono (ad esempio le articolazioni costo-condrali)
- normalizzare le fissazioni craniche e sacrali
Il reflusso gastro esofageo: qualche consiglio utile.
La prima “terapia” è la corretta alimentazione e un adeguato stile di vita che, in caso di un reflusso di lieve entità, possono di per sé essere sufficienti:
- Mangiare lentamente, non fare pasti abbondanti (meglio leggeri e frequenti), ridurre i cibi grassi.
- Abolire i superalcolici e ridurre il vino (bianco in particolare).
- Evitare o non esagerare nell’assunzione di alcuni cibi che possono irritare il tratto esofageo come cioccolato, caffè, tè, alcol, arance.
- Dimagrire se si è in sovrappeso e mantenere il peso forma, con una giusta alimentazione e uno stile di vita corretto
- Fare attività fisica regolare adeguata .( meglio se seguiti da dei consigli di specialisti)
- Non coricarsi o sdraiarsi subito dopo mangiato (magari facendo anche una passeggiata per favorire la digestione).
- Evitare di indossare cinture od abiti troppo stretti in vita.
- Smettere di fumare.
Insomma, tutto quello che prevede il manuale del bravo bambino combatte il reflusso gastro esofageo!
Photo by Nicole De Khors from Burst